UN GIARDINO FIORITO CON PANORAMA MOZZAFIATO
Maggio e Monte Stivo sono un binomio perfetto!
Perfetto perché in questo mese il monte offre il meglio di sé!
Lo si scorge sbucare sopra i larici, ancora abbigliati del tenero verde primaverile, come un grosso panettone, così a prima vista aspro e selvaggio.
Già presenta un primo assaggio di giardino nelle peonie fiorite. Ma superato il bosco, si apre l’eden inatteso e desiderato.
Qui la Natura ha sparso a piene mani una sua perla rara: il tulipano di montagna . Infatti il Tulipa australis, frequente nelle Alpi Occidentali, tocca sul Monte Stivo, la sua stazione più orientale.
Nel mattino terso, i tulipani mostrano il capolino snello e dolcemente inclinato, composto dai lunghi tepali rossi sul dorso, sfumanti nel giallo intenso.
La cornice è degna di tanta bellezza: il Garda, sbucato all’improvviso, si distende in basso, mentre in alto brillano i ghiacciai della Presanella e dell’Adamello.
Dopo è come camminare in un sogno: la salita con vista si arricchisce di gialli narcisi, di orchidee sambucine, di bianchi anemoni, di profumatissime dafne, di genzianelle e genziane, tra cui un esemplare quasi bianco, fino alla conquista della cima.
Qui il panorama si apre a 360° su vette e vette, limpide e bellissime: Dolomiti di Brenta, Vette Feltrine, Pasubio, Carega, Tre cime di Bondone, i vicini Altissimo di Nago e Baldo, il lontano, appena una sagoma azzurra, Grappa. Naturalmente i ghiacciai continuano ad occupare la scena.
Verso sud si spazia su tutto il bacino del Garda, dalla stretta punta trentina punteggiata di vele, al progressivo allargarsi della sponda meridionale. Al centro, quasi a sentinella, nel controluce, il profilo del Monte Castello.
Tutta la discesa, si snoda ampia e tranquilla per sorseggiare a lungo lo spettacolo del giardino scortato dalla continua presenza dell’ occhio del lago.
Poi il miracolo del sole!
Non più i boccioli aranciati del mattino, ora il prato è trapunto di stelle.
Proprio così: i tulipani hanno spalancato i tepali e si sono trasformati in tante corolle a sei punte giallo intenso. Troppo bello!
Una volta a valle, ci si gira a guardare il Monte Stivo, incoronato da un bianco batuffolo, portando negli occhi e nella mente l’immagine indelebile di tante stelline gialle stampate sullo sfondo blu del lago!
Antonietta